L ' intervento di De Bernard è assolutamente affascinante.. ti apre gli occhi su tematiche date per scontato, come per l appunto il rapporto docente-studente.. ultimamente sempre più compromesso; che porta poi ad un fallimento futuro anche della relazione tra medico e paziente.
é inevitabile in una facoltà come la nostra, essere pienamente coscienti delle proprie potenzialità e soprattutto essere in possesso di un ampio bagaglio culturale che ti permette una visione completa a 360 °. Il discorso qui si fa più ampio però: LA MEDICINA è UNA SCIENZA IN CUI TUTTO PUO ESSER MESSO IN DISCUSSIONE, quello che invece non può modificare e "decadere" è la formazione di noi studenti e soprattutto il trasporto che un docente deve essere in grado di trasmettere durante il percorso formativo. Le parole che più mi hanno colpito sono quelle usate per descrivere come deve essere un buon docente secondo Bernard: il titolare della cattedra deve essere innamorato in primis della sua materia, caloroso delle sue convinzioni e soprattutto capace e volenteroso di trasmettere il suo sapere agli altri. Parole sante !!!...
Siamo abituati ormai troppo spesso a vedere professori che "non vedono l ora che finisca la lezione", desiderosi di svolgere il loro lavoro e andare!!.. beh comico.. non voglio fare nomi, ma c è una professoressa che fa morire tutti dal ridere (tragi_comica).. Arriva, si siede e inizia con molta tranquillità a leggere le sue slide.. senza aggiungere nè togliere niente!! pari pari così come le legge..pretende un coinvolgimento forse di noi studenti?! Impossibile!! Inutile dire con quanta voglia uno segua, e soprattutto sarebbe inutile provare a fare una descrizione generale della classe durante le sue lezioni!!
Come ho già detto prima è necessario uscire dall università come persone preparate, autonome con una NON limitata visione del mondo medico in generale.. ma è altrettanto necessario iniziare ad usare (cito dal testo) un ' emotional intelligence.. che ti consenta un rapporto interattivo medico-paziente.
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